acquisizione - Commissariato Italiano Esposizione Universale di Shanghai 2010
Expo di Shanghai 2010: I cinesi vogliono che il Padiglione Italiano resti in Cina
- 23 richieste di acquisizione da parte di Istituzioni cinesi e Municipalità, tra cui quelle di Pechino, Shanghai e Hong Kong
- Nuovo record: 7,3 milioni di persone hanno scelto il Padiglione Italiano
- Domani, durante la cerimonia di chiusura, passaggio di consegne tra gli organizzatori cinesi e il Sindaco di Milano e Commissario Straordinario per Expo 2015 Letizia Moratti
Mentre il count-down per la chiusura ufficiale dell’Expo 2010 di Shanghai è già iniziato, per il Padiglione Italiano sembra prospettarsi una “second life”… con gli occhi a mandorla!
Nonostante il regolamento dell’Expo preveda che i diversi Padiglioni vengano smantellati alla fine della manifestazione, quello italiano potrebbe restare in Cina: sono, infatti, pervenute ben 23 offerte di acquisizione da parte delle principali Istituzioni cinesi e Municipalità – tra cui Shanghai, Pechino e Hong Kong – che si candidano così a rilevare l’edificio, perché particolarmente interessante dal punto di vista architettonico.
Inoltre, il Museo Permanente dell’Expo di Shanghai ha già chiesto al Padiglione Italiano oltre la metà delle opere esposte all’interno dell’edificio.
Sul fronte dei numeri, continua il trend positivo di visitatori, che continuano a scegliere il Padiglione Italiano: con una media di oltre 40.000 persone e 120 delegazioni istituzionali al giorno, il totale dei visitatori ha toccato quota 7,3 milioni. Il Padiglione del nostro Paese si conferma, così, tra i più visitati dell’Expo, dato particolarmente rilevante in considerazione dell’amplissima e qualificata offerta internazionale, con 143 padiglioni, 189 paesi partecipanti e 57 organizzazioni internazionali per un totale di 246 partecipanti.